Riflessione 14

Ciao Anna, non voglio rompere, ma queste due cose le devo dire, secondo me il fatto che si sia gestito male la fase post elettorale (governo e presidenza repubblica), non vuol dire continuare (scusa l’ironia). Avevamo l’alibi servito su un piatto d’argento fornito da Berlusconi con il veto a Renzi per disimpegnarci politicamente, fare gli offesi e dire all’ opinione pubblica “avevamo proposto un nome nuovo, di cambiamento, giovane, gradito ai cattolici, gradito alle imprese, con sufficiente esperienza, insomma gradito alla maggior parte della società e abbiamo avuto il veto da chi, dopo averci condotto in questo disastro, vuole continuare a fare i propri interessi sordo ad ogni tentativo di rinnovamento e quindi ora decida il capo dello stato” (via libera ad un governo Amato di breve durata). Invece no!, Ci siamo impegnato al massimo livello politico caricandoci la responsabilità di salvatori del mondo e siamo tornati in campagna elettorale dove, ho sentito questa mattina l’antifona della rassegna stampa, Berlusconi vuole calare le tasse, anzi restituire ai cittadini quelle già pagate e noi invece passeremo per quelli che in nome della “responsabilità” le vogliamo mantenere. Insomma il partito sarà completamente assorbito ancora una volta in un campo dove diamo il peggio, cioè quello mediatico, per cercare di sostenere un “nostro” governo che alla fine Berlusconi farà cadere in nome delle tasse, anzichè dedicarci alla discussione e alla preparazione di un buon congresso chiarificatore e risolutivo ed infine alla campagna elettorale.

Scusa lo sfogo, speriamo di non essere troppo pessimista,

Franco

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