Riflessione 6

Il giorno dopo il risultato elettorale io, come molti simpatizzanti ed elettori della Sinistra, mi sono sentito arrabbiato, perchè non ci è stata data l’opportunità, che abbiamo sempre sperato, di costruire un’Italia migliore dalle rovine lasciate da anni di Destra e conservatorismi reazionari. Tuttavia la mia “rabbia” era dovuta al fatto che ancora una volta, nel nostro Paese, le demagogie e i populismi avevano trovato terreno fertile, e i cittadini preferendo ciò alla concretezza, avevano votato con la pancia e non con la testa. Ecco perchè quello stesso giorno decisi insieme a un amico di iscrivermi al PD, per lottare contro questa mentalità che sempre più negli anni ha preso piede nella politica italiana.

Quando poi il mio segretario, che, se avessi avuto l’età necessaria, avrei votato alle primarie, sembrò essere l’unica barriera, che si opponeva di fronte alla prospettiva di una accordo con il centro-destra, mi sono sentito orgoglioso di fare parte di un partito che ancora teneva fede ai suoi valori e al voto degli elettori di centro-sinistra. Ma quando invece ho potuto assistere, come tutti, alla svendita del volere della base, senza la quale, sia chiaro, IL PARTITO NON ESISTE, e quindi all’aver votato per un candidato designato da Berlusconi e non Rodotà, senza parlare dei “frachi tiratori” che, pur di coltivare la propria “correntina interna”, non hanno votato il candidato voluto da tutti i militanti del PD, cioè Prodi, non ho perso fede nel Partito, ma in chi lo gestisce. Ora, non è questioni di correnti: io non sono nè Bersaniano, o almeno non lo sono più per ciò che ha permesso, nè Renziano o Giovane Turco: Io sono del PD. L’unico modo per vincere le elezioni e cambiare l’Italia, e finirla con le guerre fratricide, e ammettere che al vertice del Partito c’è stata gente che di Sinistra non aveva nulla e che ha approfittato dei nostri valori per coltivare il proprio orticello. Io penso, e questo è quello che ritengo pensi anche la base, che sia ora di fare delle scelte che approvino anche i dirigenti locali, gli attivisti e i tesserati, e non fatte in fumose stanze d’albergo, lontane anni luce dalla politica concreta.

 Viva il Partito Democratico!

 Alessandro

 

Riflessione 5

Ciao Anna,

colgo il tuo invito ad una riflessione, è giustissimo come dici tu che chi crede come noi in questa esperienza rimanga coeso e dia il proprio impegno alla ricostruzione del Partito Democratico nonostante l’essere arrabiatissimo con quei 101 incoscenti che si ritengono la casta e se ne fregano dei reali problemi del Paese, forse non hanno capito o non vogliono capire che sono su quelle poltrone perchè l’ elettore lo ha messo.

Penso che un comportamento incomprensibile dei nostri 101 grandi elettori sia una brutta vetrina per poter conquistare la fiducia di chi deluso dalla politica si è allontanato, non sarà facile parlare alla gente, ci classificheranno come tutti gli altri e l’ emorragia di voti ci sarà, uno degli ultimi incontri al circolo con gli iscritti qualcuno disse che chi non ci ha votato ha pensato più con la pancia che con la testa, ma se chi ti deve rappresentare parla un linguaggio che è lontano dal tuo non certo gli dai fiducia, purtroppo troppi nostri parlamentari lo hanno dimostrato, non è possibile anteporre gli interessi personali al disastro in cui si trova la Nazione, penso che sia utile un congresso a tutti i livelli e un vero cambio non solo di persone ma di mentalità da parte di chi avrà incarichi sia nel partito che istituzionali, bisogna che a tutte le iniziative dov’è possibile la partecipazione dei parlamentari, assessori e consiglieri regionali,provinciali e comunali) non creare la situazione dell’ultima campagna elettorale.

Era veramente l’ occasione buona per poter sminuire Berlusconi e costringerlo ad andarsene, come al solito i nostri dirigenti sono riusciti a rinvigorire Berlusconi, non capisco il perché non si sia voluto votare Rodotà che se ben ricordo è stato presidente del PDS quindi un personaggio vicino alla nostra linea, vorrei conoscere chi ha voluto bocciare Prodi uno dei padri fondatori del Partito Democratico.

Credo di aver espresso un sentimento che molti iscritti e simpatizzanti del PD stanno vivendo.

Marco

Riflessione 4

Cara Anna

io non mi sono emozionata alla fine delle primarie perchè ho cominciato a percepire la fine, infatti da allora è stato un susseguirsi di tragici errori che hanno portato a questo, per il partito, triste risultato.

In questo momento ho bisogno di una sospensione poi deciderò se e come continuare una lunga militanza.

dida

Riflessione 3

Cara Anna,

ammiro la tua forza ma devo sottolineare un aspetto: non possiamo fare finta di nulla e continuare a tirare il carretto come muli.

Sono successe delle cose e dobbiamo valutare come è meglio procedere. Oppure vuoi lasciare queste valutazioni a quelle persone che ci hanno messo in una situazione, diciamo così, piuttosto problematica?

Mi aspetto la convocazione urgente dell’assemblea del Circolo Centro per discutere della situazione che si è venuta a creare e sulle prospettive e iniziative eventuali da prendere.

Se non facciamo questo, tanto vale andare al bar a chiacchierare e forse comprenderemo il motivo perché i circoli si sono svuotati.

Mauro

Riflessione

Cari iscritti/e  e simpatizzanti,

mi sento di scrivere queste poche righe per condividere con voi una riflessione sul difficile momento politico che stiamo vivendo .

Non si tratta di una fine riflessione politica ma di un pensiero come semplice iscritta e militante del PD che oggi vede il suo partito in grave difficoltà.

Entrando nel partito, nel 2010,  ho trovato la passione politica, la competenza, la capacità di confronto, la facilità di stringere amicizie intergenerazionali, la possibilità di progettare insieme  e di  condividere  un obiettivo comune.

Ci siamo emozionati per il successo delle primarie; ci siamo sentiti orgogliosi alla fine di ogni festa democratica; abbiamo avuto un valido motivo per far tardi alle riunioni di circolo.

Dobbiamo essere  orgogliosi di tutti i momenti e le battaglie. Abbiamo un bagaglio che nessun altro partito può eguagliare.

Ora dobbiamo spendere le nostre energie per ridare speranza e fiducia a chi giustamente è rimasto deluso . Non dobbiamo  arrenderci allo sconforto e proprio ora dobbiamo impegnarci di più per costruire un partito più vicino ai bisogni delle persone e che sappia ripensarsi da nuovo…  insomma… che sia più “democratico”.

Se in questa difficile situazione c’è un aspetto positivo, è quello che la cosiddetta base del partito ha dimostrato di essere indipendente, appassionata, volenterosa. Continuiamo a volere bene al PD. E ricordiamo che il PD siamo innanzitutto noi.

E’ per questo che il 25 aprile saremo come di consueto impegnati con il banchetto (a breve arriverà la mail con il volantino). L’onorevole Alessandro Bratti ha confermato la sua presenza.

Chi volesse dare una mano mandi una mail a:

info@centrocittadino.pdferrara.it

Vi aspetto numerosi in quell’occasione, per manifestare solidarietà al partito, per criticarlo, o semplicemente per discutere e fare due chiacchiere.

Chi abbia voglia di esprimere la propria opinione in merito può mandare una mail a info@centrocittadino.pdferrara.it

Il contributo inviato verrà pubblicato sul sito centrocittadino.pdferrara.it

Anna Lugaresi

Coordinatrice Circolo Centro