Riflessione 11

In queste ultime settimane, e nell’ultima poi!, ho letto il leggibile sui giornali e guardato i più diversi servizi di cronaca, le interviste ecc.  con il dispiacere, la costernazione, la rabbia e l’incredulità chevia via gli avvenimenti mi hanno sollecitato.

Abbiamo età anagrafiche e politiche differenti, abbiamo storie e formazioni differenti ma abbiamo condiviso speranze e impegno per contribuire a un percorso verso un’Italia  equa socialmente, libera culturalmente, che difende i diritti di ognuno e onora i principi costituzionali a partire dall’art.1, consapevole della necessità di difendere il suo ambiente naturale, artistico e dell’unicità e fragilità della sua fisionomia storica….e ci è toccato vedere 101 indegni rappresentanti eletti del PD che hanno votato all’unanimità all’assemblea dei grandi elettori sul nome di Prodi e hanno poi dato un diverso voto segreto, dalla sera alla mattina, senza discutere a viso aperto né confrontarsi.

Al di là di tutte le gravi questioni politiche che si pongono, questo è un fatto intollerabile: dimostra che tanti non hanno idea di come si sta in un partito, di cos’è un partito, e di cosa sono le istituzioni di cui si fa parte.

Con una metafora semplice ma chiara il nostro Sindaco, Tiziano Tagliani, diceva ai 18enni ai quali poco più di un mese fa, il 16 marzo, abbiamo consegnato la Costituzione che è difficile difendere la democrazia e parlarne ai giovani, perché in questi ultimi vent’anni si sono depositate  molte scorie su di essa, che la nascondono. E dobbiamo perciò studiare molto e scavare molto, con badili di umiltà e impegno, per rimetterla alla luce e far sì che i giovani la capiscano, la amino e comprendano che va difesa perché, sia pure imperfetta, è la nostra garanzia di libertà.

Ecco, chi non vuole scavare è meglio che si faccia da parte….

Anna Paola

Riflessione 10

 Credo che lo sconforto sia lo stato d’animo della maggior parte di coloro che  hanno votato PD esprimendo fiducia al suo segretario. Segretario che da subito  dopo avere accettato il pre-incarico da Napolitano ha dimostrato tutta la sua,  non so se dire ingenuità o dilettantismo, che da un politico di lungo corso  suona inaccettabile in un mondo dove sempre più è dei furbi. La cosa è  continuata con la vicenda del capo dello stato. Sono consapevole delle difficoltà, ma un minimo di intelligente strategia poteva starci.

Credo che bisogna prendere atto delle varie piccole o grandi ambizioni che  inevitabilmente animano coloro che ambiscono o temono di perdere un posto  privilegiato che se da un lato può essere comprensibile dall’altro non è  giustificabile quando chi ne fa le spese è il paese ed il partito. Un segretario deve sapere distinguere quando un così detto atto di generosità,  come quello di farsi da parte, cela invece una fine strategia per un rientro in campo in ruoli autorevoli!! Possibile che centinaia di deputati siano stati inseriti nelle liste senza sapere a chi avrebbero obbedito?

Nei fatti però il tema di fondo è sempre lo stesso: Berlusconi si o Berlusconi  no? Io sono per il NO, ma se non si può fare diversamente nell’immediato,  cerchiamo di giocarcela al meglio. (Vecchia saggia Bindi), intanto, in attesa  del congresso che spero sia ravvicinato rispetto ottobre, si faccia buon viso e  si cerchi di fare un buon lavoro con il congresso.

Grazie, sapere che ci sono all’interno del partito persone come te che ti sei immediatamente premurata di tenere il contatto con la base, mi consola.

Cercherò anch’io di essere un po’ più presente.

Franco

Riflessione 8

Credo che la  soluzione a questo momento difficile per il partito sia far pulizia all’interno eliminando definitivamente le vecchie ombre e i vecchi dirigenti a fronte di nuovi che ricompattino il partito e ci sia un maggiore coinvolgimenti ai processi decisionali delle basi, dei circoli; credo che una scissione, di cui già parlano i giornali, non sia la miglior soluzione in vista di elezioni poiché non faremo altro che consegnare il paese a Berlusconi/Grillo; credo che il nome PD debba restare tale, io credo ancora nel PD e tanto più nei GD! :D

Davide

Riflessione 7

Buona idea trovarsi in piazza il 25 aprile. Come socio fondatore del PD faccio solo una breve ragionamento personale: il partito deve avere la forza di superare finalmente il suo peccato originario, l’infausta “fusione a freddo” tra gruppi dirigenti ex DC e post comunisti, avviando una seria riflessione politico-culturale e naturalmente un immediato cambio di classe dirigente a livello nazionale. Adesso servono persone oneste, competenti e legate al territorio. Abbiamo visto tutti fin dove ci ha portato la smisurata ambizione di vecchie volpi e il cinismo miope dei giochi di Palazzo.

I problemi degli italiani richiedono una classe politica capace di affrontarli, il PD torni ad essere davvero motore del cambiamento: non era nato per questo?

Davide

 

Riflessione 6

Il giorno dopo il risultato elettorale io, come molti simpatizzanti ed elettori della Sinistra, mi sono sentito arrabbiato, perchè non ci è stata data l’opportunità, che abbiamo sempre sperato, di costruire un’Italia migliore dalle rovine lasciate da anni di Destra e conservatorismi reazionari. Tuttavia la mia “rabbia” era dovuta al fatto che ancora una volta, nel nostro Paese, le demagogie e i populismi avevano trovato terreno fertile, e i cittadini preferendo ciò alla concretezza, avevano votato con la pancia e non con la testa. Ecco perchè quello stesso giorno decisi insieme a un amico di iscrivermi al PD, per lottare contro questa mentalità che sempre più negli anni ha preso piede nella politica italiana.

Quando poi il mio segretario, che, se avessi avuto l’età necessaria, avrei votato alle primarie, sembrò essere l’unica barriera, che si opponeva di fronte alla prospettiva di una accordo con il centro-destra, mi sono sentito orgoglioso di fare parte di un partito che ancora teneva fede ai suoi valori e al voto degli elettori di centro-sinistra. Ma quando invece ho potuto assistere, come tutti, alla svendita del volere della base, senza la quale, sia chiaro, IL PARTITO NON ESISTE, e quindi all’aver votato per un candidato designato da Berlusconi e non Rodotà, senza parlare dei “frachi tiratori” che, pur di coltivare la propria “correntina interna”, non hanno votato il candidato voluto da tutti i militanti del PD, cioè Prodi, non ho perso fede nel Partito, ma in chi lo gestisce. Ora, non è questioni di correnti: io non sono nè Bersaniano, o almeno non lo sono più per ciò che ha permesso, nè Renziano o Giovane Turco: Io sono del PD. L’unico modo per vincere le elezioni e cambiare l’Italia, e finirla con le guerre fratricide, e ammettere che al vertice del Partito c’è stata gente che di Sinistra non aveva nulla e che ha approfittato dei nostri valori per coltivare il proprio orticello. Io penso, e questo è quello che ritengo pensi anche la base, che sia ora di fare delle scelte che approvino anche i dirigenti locali, gli attivisti e i tesserati, e non fatte in fumose stanze d’albergo, lontane anni luce dalla politica concreta.

 Viva il Partito Democratico!

 Alessandro

 

Riflessione 5

Ciao Anna,

colgo il tuo invito ad una riflessione, è giustissimo come dici tu che chi crede come noi in questa esperienza rimanga coeso e dia il proprio impegno alla ricostruzione del Partito Democratico nonostante l’essere arrabiatissimo con quei 101 incoscenti che si ritengono la casta e se ne fregano dei reali problemi del Paese, forse non hanno capito o non vogliono capire che sono su quelle poltrone perchè l’ elettore lo ha messo.

Penso che un comportamento incomprensibile dei nostri 101 grandi elettori sia una brutta vetrina per poter conquistare la fiducia di chi deluso dalla politica si è allontanato, non sarà facile parlare alla gente, ci classificheranno come tutti gli altri e l’ emorragia di voti ci sarà, uno degli ultimi incontri al circolo con gli iscritti qualcuno disse che chi non ci ha votato ha pensato più con la pancia che con la testa, ma se chi ti deve rappresentare parla un linguaggio che è lontano dal tuo non certo gli dai fiducia, purtroppo troppi nostri parlamentari lo hanno dimostrato, non è possibile anteporre gli interessi personali al disastro in cui si trova la Nazione, penso che sia utile un congresso a tutti i livelli e un vero cambio non solo di persone ma di mentalità da parte di chi avrà incarichi sia nel partito che istituzionali, bisogna che a tutte le iniziative dov’è possibile la partecipazione dei parlamentari, assessori e consiglieri regionali,provinciali e comunali) non creare la situazione dell’ultima campagna elettorale.

Era veramente l’ occasione buona per poter sminuire Berlusconi e costringerlo ad andarsene, come al solito i nostri dirigenti sono riusciti a rinvigorire Berlusconi, non capisco il perché non si sia voluto votare Rodotà che se ben ricordo è stato presidente del PDS quindi un personaggio vicino alla nostra linea, vorrei conoscere chi ha voluto bocciare Prodi uno dei padri fondatori del Partito Democratico.

Credo di aver espresso un sentimento che molti iscritti e simpatizzanti del PD stanno vivendo.

Marco

Riflessione 4

Cara Anna

io non mi sono emozionata alla fine delle primarie perchè ho cominciato a percepire la fine, infatti da allora è stato un susseguirsi di tragici errori che hanno portato a questo, per il partito, triste risultato.

In questo momento ho bisogno di una sospensione poi deciderò se e come continuare una lunga militanza.

dida

Riflessione 3

Cara Anna,

ammiro la tua forza ma devo sottolineare un aspetto: non possiamo fare finta di nulla e continuare a tirare il carretto come muli.

Sono successe delle cose e dobbiamo valutare come è meglio procedere. Oppure vuoi lasciare queste valutazioni a quelle persone che ci hanno messo in una situazione, diciamo così, piuttosto problematica?

Mi aspetto la convocazione urgente dell’assemblea del Circolo Centro per discutere della situazione che si è venuta a creare e sulle prospettive e iniziative eventuali da prendere.

Se non facciamo questo, tanto vale andare al bar a chiacchierare e forse comprenderemo il motivo perché i circoli si sono svuotati.

Mauro